Voto da 1 a 5 ( 5 Ottimo )
Lotte intestine di palazzo per raggiungere o mantenere il potere, pettegolezzi, avvelenamenti e divertimenti. Questa era l'antica Roma all'inizio dell'età imperiale, narrata magistralmente in questo romanzo da R, Graves.
Le recensioni di Valentina
IO, CLAUDIO di Robert Graves
Questa volta ho scelto di parlare di un classico della letteratura inglese, oltre che titolo perfetto per chi ami il genere del romanzo storico.
Il libro racconta, in una fittizia autobiografia, la vita dell'imperatore Claudio dalla sua infanzia fino al giorno in cui viene acclamato imperatore.
Molto azzeccato l'espediente letterario di far parlare il protagonista in prima persona: zoppo, balbuziente, poco incline alla vita sociale ma dotato di grande intelligenza, di vasta cultura e di fine senso politico, Graves presenta Claudio come un personaggio sfaccettato, ironico, ottimamente caratterizzato sotto il profilo psicologico, elementi che lo rendono simpatico al lettore; anche gli altri personaggi, tutte figure storiche realmente esistite, vengono attentamente descritti e risultano molto credibili, sebbene l'autore dia alla maggior parte di essi una connotazione negativa, prima tra tutti Livia, ritratta come una vera anima nera, capace di uccidere e manipolare chiunque si ponga sulla sua strada, senza pietà per marito e figli.
Il romanzo, inoltre, descrive attentamente la società e la vita politica dell'epoca Giulio-Claudia nonché dell'ambiente di palazzo, con i suoi intrighi, le invidie e la fitta rete di relazioni più o meno lecite che si creavano al suo interno.
Il libro, diretto discendente dei grandi romanzi storici del secolo XIX, è perfettamente documentato e unisce alla rigorosa ricerca storica una narrazione brillante e agile, mai pesante, che alterna il registro colloquiale a quello di impronta più filosofica, a quello tipico degli scritti storici, ma sempre venata da un sottile humor di matrice tipicamente britannica, che ne fanno una lettura perfettamente equilibrata, appassionante e memorabile, da consigliare a chiunque ami davvero leggere.
IO, CLAUDIO di Robert Graves
Questa volta ho scelto di parlare di un classico della letteratura inglese, oltre che titolo perfetto per chi ami il genere del romanzo storico.
Il libro racconta, in una fittizia autobiografia, la vita dell'imperatore Claudio dalla sua infanzia fino al giorno in cui viene acclamato imperatore.
Molto azzeccato l'espediente letterario di far parlare il protagonista in prima persona: zoppo, balbuziente, poco incline alla vita sociale ma dotato di grande intelligenza, di vasta cultura e di fine senso politico, Graves presenta Claudio come un personaggio sfaccettato, ironico, ottimamente caratterizzato sotto il profilo psicologico, elementi che lo rendono simpatico al lettore; anche gli altri personaggi, tutte figure storiche realmente esistite, vengono attentamente descritti e risultano molto credibili, sebbene l'autore dia alla maggior parte di essi una connotazione negativa, prima tra tutti Livia, ritratta come una vera anima nera, capace di uccidere e manipolare chiunque si ponga sulla sua strada, senza pietà per marito e figli.
Il romanzo, inoltre, descrive attentamente la società e la vita politica dell'epoca Giulio-Claudia nonché dell'ambiente di palazzo, con i suoi intrighi, le invidie e la fitta rete di relazioni più o meno lecite che si creavano al suo interno.
Il libro, diretto discendente dei grandi romanzi storici del secolo XIX, è perfettamente documentato e unisce alla rigorosa ricerca storica una narrazione brillante e agile, mai pesante, che alterna il registro colloquiale a quello di impronta più filosofica, a quello tipico degli scritti storici, ma sempre venata da un sottile humor di matrice tipicamente britannica, che ne fanno una lettura perfettamente equilibrata, appassionante e memorabile, da consigliare a chiunque ami davvero leggere.
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